giovedì 21 febbraio 2013

ELEZIONI 2013: LE PROPOSTE DEI PARTITI PER L'EDILIZIA

Il comparto delle costruzioni sta attraversando un periodo di forte crisi, tra i peggiori che si ricordino. Crollo, o meglio tracollo delle compravendite immobiliari, maxi tassazione sulle abitazioni, erogazione dei mutui praticamente assente... l'unica cosa che aumenta sono i licenziamenti, casse integrazioni e fallimenti. Quali provvedimenti verranno adottati dalla politica per questo comparto sempre più in crisi? Come verrà affrontato il problema dopo le elezioni?

Ecco le proposte dei diversi partiti.

Il tema principale resta l'Imu: quasi tutti i partiti sono a favore della sua completa abolizione sulle abitazioni principali, ad eccezione del PD, scelta civica di Monti, UDC e FLI che ritengono impossibile la sua abolizione ma propongono una revisione della stessa con nuovi criteri di detrazioni ancora da definire.

Il Pdl tratta anche l'argomento dei mutui, diventati un miraggio a causa del credit crunch attuato dagli istituti bancari, nonostante anche il recente stanziamento del Fondo di Garanzia per agevolare l'accesso al mutuo da parte di giovani coppie. Così tra i vari punti propone di favorire nuovo accesso al credito per famiglie, giovani e imprese, e che i finanziamenti erogati dalla Banca Centrale Europea alle banche italiane debbano essere destinati prioritariamente ad essi.

In ambito di edilizia ed energia, un binomio che va sempre più di pari passo, tutti i partiti trattano questo tema genericamente, proponendo dei programmi di recupero del patrimonio immobiliare migliorandone l'efficienza energetica. Il movimento a 5 stelle tratta l'argomento più nello specifico proponendo una legge come quella tedesca (e già in vigore nella provincia di Bolzano), che obbliga gli edifici ad avere un consumo massimo di 7 litri di gasolio o 7 metri cubi di metano, per metro quadro calpestabile all'anno. La cosa più interessante però è definire la classe C della provincia di Bolzano come livello massimo di consumi per la 

concessione delle licenze edilizie relative sia alle nuove costruzioni, sia alle ristrutturazioni di edifici esistenti.
Propone inoltre agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazioni energetiche col metodo esco (energy service company), ovvero effettuate a spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava.


Altro tema trattato dai vari partiti sono le nuove costruzioni: la maggior parte dei partiti sono concordi nel bloccare le nuove costruzioni a favore di una riqualificazione dell'esistente. Sono in linea di massima favorevoli a questa idea: movimento a 5 stelle, Sel, Lega Nord, FLI, fare per fermare il declino, rivoluzione civile. Il Pdl invece è assolutamente contrario a tale blocco e anzi lancia diverse proposte come il nuovo "piano casa" con la realizzare alloggi di edilizia convenzionata, popolare, libera, in affitto agevolato attraverso incentivi fiscali, premi volumetrici, semplificazione delle procedure per il recupero di aree già edificate o dismesse. Propone inoltre la sospensione per due anni dell'imposta di registro per le vendite tra privati, per rilanciare le vendite del settore. Il PD e la scelta civica di Monti invece non pongono il totale veto alle nuove costruzioni seppur non molto favorevoli.


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