lunedì 25 luglio 2011

RISTRUTTURARE CASA: l'importanza di un interior designer

Sono molti i motivi per cui si ha intenzione di ristrutturare la propria abitazione. Voglia di cambiare, di rinnovare, o semplicemente perchè la casa stessa lo necessita.
A decisione presa, il più delle volte non si sa come e da dove iniziare, e si vieni assaliti da svariati dubbi. Rifaccio il bagno? E se creo un armadio a muro? Ed un soppalco? Per non parlare poi delle rifiniture: quale tipo di pittura? Parquet o gres porcellanato? Se non si parte con un'idea base ben precisa, si arriverà a fine lavori con mille rimorsi, e soprattutto, tutte le stanze devono rispettare uno stile di base, altrimenti si rischia di avere come risultato un'abitazione priva di identità.
Ed è per questo che ormai ogni impresa degna di questo nome, offre alla propria clientela, già al momento  del primo sopralluogo, una figura professionale: l'interior designer. Il suo compito è semplicemente quello di   affiancare il cliente e fungere da "psicologo", in modo da capire i suoi desideri e seguirlo con disegni in 3d nel progetto della casa che verrà, personalizzandola e donandole un'impronta unica con uno stile che rispecchia la personalità del suo proprietario. Esperienze personali dimostrano che ogni cliente ha in mente un progetto di casa ben preciso, ma un pò pasticciato, ebbene l'interior designer mette su carta i desideri del cliente, aggiungendo quel tocco di creatività che solo una figura cosi' può dare. Inoltre aiuta e segue passo passo il cliente per la scelta di materiali, colori, arredamenti e tendaggi, insomma un angelo custode a 360°.
Esempio di progettazione e realizzazione appartamento stile country

Quando serve la DIA o SCIA?
La DIA o SCIA deve essere richiesta ogni qualvolta si vada a toccare la distribuzione degli spazi interni come ad esempio la creazione di un nuovo bagno e paradossalmente anche se si sposta una parete per 10 cm. Lavori di rifacimento pavimenti, pittura ecc. non necessitano di autorizzazioni.

Quale impresa scegliere?
Non è semplice scegliere un'impresa per i lavori di ristrutturazione. L'errore più grande è affidarsi al preventivo più basso. Bisogna calcolare che in media una buona ristrutturazione con materiali di media-alta qualità (e non lusso), si aggira tra i € 600,00- €1000,00 al mq. chiavi in mano. Bisogna sempre pretendere un preventivo ben dettagliato con tutti i materiali che si andranno ad adoperare e tutte le documentazioni necessarie in ottemperanza del Dlgs 81/08, e poi fare sempre domande se si hanno dei dubbi!!

Perchè sfruttare al massimo gli spazi interni.
La ripartizione degli spazi interni è la cosa più importante in una casa, perchè sfruttare i metri quadri al massimo ormai è un'esigenza visto che le case si stanno " stringendo" sempre più. Quindi è davvero utile avere oltre al bagno di servizio, il bagno in camera? E se in quei metri facessi un armadio a muro, magari per il cambio di stagione? Sono questi i quesiti a cui i nostri esperti danno risposta. Spesso presi dall'euforia si tende a fare cose inutili a scapito di altre molto più funzionali.
Esempio di soppalco recuperato da sotto tetto

Detrazioni fiscali:
Si può usufruire della detrazione fiscale del 36% sulle ristrutturazioni, e della detrazione fiscale del 55%  per la riqualificazione energetica della casa.

mercoledì 20 luglio 2011

INTONACI TERMOISOLANTI.

Lanciati anni fa sul mercato per migliorare la qualità "abitativa" di una casa, gli intonaci termoisolanti si stanno evolvendo sempre di più grazie ad una costante crescita di richiesta del prodotto. Le loro capacità isolanti permettono di mantenere la temperatura delle pareti interne molto vicina a quella dell'ambiente, eliminando così ponti termici e formazione di muffe da condensa. Quando lo si applica, bisogna eseguire procedure dettagliate, sia per l'utilizzo di materiali di finitura, sia per i tempi di realizzazione.
Come sono composti?
Classico esempio di ponte termico
Speciale malta secca termoisolante composta da leganti idraulici, polistirolo fortemente espanso (o perlite, sughero ecc.) e additivi per migliorarne la lavorazione e l'adesione.
Quale "isolante" è il migliore?
Ogni tipo di componente isolante in un intonaco premiscelato ha i suoi pregi e i suoi difetti. In linea generale, il fattore più importante è la loro conducibilità termica, che è circa 0.09 W/ m K per tutti i composti isolanti. Personalmente pongo la mia piena fiducia nel polistirolo, dopo anni di applicazione posso garantire sulla  sua capacità isolante, ma soprattutto elimina quasi totalmente il fattore della condensa. Dico "quasi", perchè anche se una casa è ben costruita ed isolata, deve esserci sempre l'accortezza di areare i locali quotidianamente e mantenere la temperatura dell'ambiente in inverno sui 20 C°. 
Quanti cm di spessore necessita un buon isolamento?
Varia molto dalla zona climatica di appartenenza. Di sicuro chi vive in zone molto fredde non applica l'intonaco termoisolante, bensì il sistema a "cappotto", con pannelli di spessore oltre 10 cm.
In generale per il termoisolante non si va mai sotto i 4 cm per quello a base di polistirolo, e di 3 cm per quello a base di sughero. C'è anche chi applica uno spessore inferiore, ma a quel punto il potere isolante è inesistente.
Intonaco termoisolante o sistema a cappotto?
Partiamo da un dato di fatto: il pannello composto (sughero, lana di vetro, neopor ecc), ha un potere isolante nettamente superiore all'intonaco termoisolante, a parità di spessore. Questo giustifica l'ampio utilizzo del "sistema" nei paesi nordici. La direzione che l'isolamento sta prendendo è verso questo tipo di lavorazione, che ad oggi ancora presenta qualche ombra di dubbio, perlomeno da noi che siamo applicatori e non rivenditori,  soprattutto sul fattore della traspirabilità, che invece resta elevata nell'intonaco termoisolante.

giovedì 14 luglio 2011

Quale intonaco scegliere


E' prassi di ogni persona che si accinge a iniziare un lavoro di intonacatura quella di chiedere all'impresa affidataria quale prodotti scegliere. La prima domanda è il dilemma degli ultimi 25 anni: intonaco tradizionale o intonaco premiscelato? Gran parte delle persone non ha dubbi, elogiando l'intonaco tradizionale per via della sua elevate capacità di traspirabilità e denigrando il premiscelato dicendo che con la sua applicazione, la casa resta schermata (non respira). Molti non sanno però che in commercio esistono diversi prodotti premiscelati traspiranti come ad esempio la Biocalce. Questo prodotto ha le stesse caratteristiche di traspirabilità dell' intonaco tradizionale, ma rispetto a quest'ultimo è più veloce nell'applicazione, il che vuol dire minori costi da sostenere per il committente, pur mantenendo la stessa qualità. Per la Biocalce, dedicheremo un articolo a parte nei giorni a venire.

Fattore molto importante nella scelta del prodotto da utilizzare, è il tipo di muratura presente. 
Molte persone mi chiedono: facciamo un fondo cementizio, rifinito con rasanti a base di gesso? Senza dubbio è la soluzione più diffusa, quella più collaudata, ma anche la più economica. Questa è la soluzione ideale per l' intonaco  interno applicato su murature di laterizio, poroton, etc... 
Ma se troviamo un muro con blocchetti di tufo? tecnica ed esperienza, ci insegnano che con questa muratura bisogna seguire delle procedure ben definite:
- Sbruffatura con intonaco di risanamento;
- Intonaco di fondo a base cementizia e fibrorinforzato;
- Applicazione di rete in fibra di vetro alcali-resistente affogata nella rasatura.


Certamente il prezzo lievita molto, ma se si vuole un lavoro che duri nel tempo, la procedura è quella appena indicata. In tempi di crisi come questi che stiamo vivendo, saranno ben poche l' imprese che proporranno questa lavorazione per paura di non fare il lavoro e cercheranno di proporre soluzioni economiche per aggiudicarsi l'appalto. Non rispettando questa procedura, nelle pareti si inizieranno a formare mille cavillature, tante quante sono i blocchetti di tufo.
E se troviamo dei muri in cemento armato?
Personalmente sono contrario a fare spessore con l'intonaco su muri di cemento armato. Se proprio si deve la procedure è la seguente:
- pulizia muro con idropulitrice;
- rasatura con aggrappanti cementizi (rifiniti alla pezza con il medesimo materiale).
Quando il muro a cemento, specie in esterno, necessita di essere intonacato, si dovrà passare dopo la pulizia del muro, una sbruffutura con aggrappante cementizio. Dopodichè si può applicare qualsiasi tipo di intonaco.
Queste sono le nozioni base prima di iniziare un lavoro di intonacatura.